Il bambino rifiuta il cibo? Ecco come fare

Genova – Grazie alla consulenza gratuita del Prof.Giovanni Serra, già Primario dell’Istituto Gaslini di Genova in quest’articolo parliamo di come regolarsi se il bambino, verso l’anno, rifiuta il cibo.

Il bambino può rifiutare il cibo, già all’inizio del divezzamento, intorno al 6° mese.

E’ consigliabile, quindi, sostituire solo un pasto di latte, in genere in tarda mattinata, con un pasto di: brodo vegetale (500ml d’acqua), due pugni di verdure stagionali, usando circa 200 ml di brodo con 4 o 5 cucchiaini di crema di riso, 1 cucchiaino di olio extravergine italiano, 1 cucchiaino di parmigiano reggiano.

Per favorire la tollerabilità, iniziare la somministrazione per 2 o 3 giorni e, poi, unire verdure passate, crema di riso in 2 o 3 cucchiaini, osservando che se si sviluppa stipsi, si sostituisce con mais e tapioca.

Dopo una settimana, unire 1/2 liofilizzato di carne bianca: pollo, coniglio, agnello, tacchino.

Se il bambino non accetta questa pappa, togliere il parmigiano oppure la carne.
Si può anche sostituire con farina lattea, nel pomeriggio.

Dopo qualche giorno, riprovare a somministrare il brodo vegetale.
Oltre questi due prodotti, da somministrare a distanza l’uno dall’altro, questa regola è importante per capire se il bambino gradisce l’alimento e se compaiono intolleranze o sintomi allergici, in rapporto alla singola introduzione.

Quando il bambino rifiuta qualche alimento, non insistere, ma aspettare qualche giorno e riprovare la somministrazione.

In caso di rifiuto del cibo, controllare sempre alcuni fattori: la condizione clinica, la dentizione, il tipo ed il tempo di introduzione dei prodotti, il legame con l’allattamento al seno.
I problemi con i genitori.Già alla nascita, il rapporto del bambino con la mamma è fondamentale.

Se la madre non si comporta correttamente è inevitabile generare problemi nell’alimentazione del bambino; comunque, anche in assenza di problematiche con i genitori, nei primi 15 mesi di vita i bambini possono avere difficoltà alimentari, in particolare il rifiuto di uno o più cibi.

Il rifiuto di un alimento o di una poppata è sempre connesso ad una causa, insignificante o più seria che sia.

Luisa Costa

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