Accompagnamento al sonno del bambino. Quando ha difficoltà cosa fare

Genova – Con la consulenza medico scientifica gratuita del Prof.Giovanni Serra, già Primario Neonatologia dell’Ospedale Gaslini di Genova parliamo del primo periodo di vita del bambino quando dorme molte ore, la notte.

Quando è allattato al seno, può succhiare più di 6 volte in 24 ore e se assume giusta quantità di latte con 10 minuti a seno, il numero delle poppate si riduce, con 6 poppate al giorno, nei primi 2 mesi.

Esiste il problema dell’intervallo notturno: tra l’ultima poppata e quella del mattino.
Se esiste una buona relazione tra la mamma ed il bambino, si può riuscire ad evitare la poppata notturna.

Nei primi mesi ilsonno occupa circa 17 – 19 ore al giorno.
Da 1 a 3 anni il sonno notturno è di circa 10 – 12 ore, mentre durante il giorno, può essere 5-3 ore.

Sonno e allattamento al seno sono processi che richiedono rapporti emotivi-relazionali tra mamma e bambino.
Nei primi mesi è importante tenere in braccio il bambino per assicurare il contatto fisico al piccino.

Spesso si addormentano al seno e bisogna, poi, cullarli per addormentarli.

E’ normale riscontrare agitazione quando si svegliano e non sentono la mamma.

Nei primi tre anni, questa presenza è essenziale per il bambino, che la richiede.

Nel periodo 4 – 6 mesi e fino a 24 mesi, spesso i bambini si svegliano di notte a causa del dolore legato alla dentizione.
Si capisce se questa è la causa, osservando la gengiva gonfia, prima dell’eruzione degli incisivi inferiori.
Questo tra il 4° e 6° per gli incisivi e quindi tra il 24° e il 30° mese, per i molari.

Riguardo l’agitazione, e la difficoltà del sonno, si devono anche considerare le acquisizioni fisiche: lo stare seduti (tra il 6° e 8° mese) o il camminare, intorno all’anno.

Considerando le nuove capacità,i genitori possono capire meglio i risvegli notturni del loro bambino e aiutarlo nel sonno, tenendolo vicino.

Luisa Costa

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