La Sindrome di Morte Improvvisa (SMI) detta “Morte in culla” (Sudden Infant Death Syndrome o SIDS)

FamilyLondra – Uno dei fatti ancora inspiegabili, nonostante numerose ipotesi e ricerche, riguarda la Sindrome di Morte Improvvisa (SMI) detta “Morte in culla” (Sudden Infant Death Syndrome o SIDS).
 
Questo è, purtroppo, un evento possibile durante il primo anno di vita ed ha una maggiore frequenza tra il 2° ed il 6° mese di età.

Esiste un’incidenza di un bambino su 1000 ed il 60% riguarda il sesso maschile.
 
Nella maggior parte dei casi, la causa di tale evento continua a rimanere inspiegabile.

Ci sono atteggiamenti che favoriscono tale evento, tra questi: il dormire a pancia in giù, la posizione prona.

Quindi si consiglia di mettere il bambino adagiato sulla schiena, posizione supina, sia nella culla che nel lettino.
Negli Stati Uniti, dopo dieci anni di applicazione di questa norma, la mortalità si è ridotta del 53% e da 1,2 bambini morti ogni mille nati sani, si è scesi a 0,57.
 
Altre precauzioni da seguire, che abbassino le condizioni di rischio, sono: evitare l’utilizzo di materassi e cuscini troppo morbidi.

Evitare di far dormire il bambino nel letto con i genitori, durante la notte

Non fumare negli ambienti dove si trova il bambino.

Evitare un’alimentazione insufficiente e sbilanciata durante la gravidanza.

Cercare di non bere alcool o/e assumere eroina.

E’ raccomandabile allattare il bambino al seno.

Evitare di mantenere una temperatura eccessiva nella stanza dove dorme o gioca il bambino.
 
 Consulenza Medico Scientifica del Prof. Giovanni Serra, già Primario Neonatologia Ospedale Gaslini di Genova
 
 
luisa costa    

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