L’importanza dell’alimentazione in gravidanza

dieta-in-gravidanza-quali-cibi-assumere-e-quali-evitare_prima-che-nasca_4foto_2Londra – La qualità dell’alimentazione nel corso della gravidanza è fondamentale per garantire la salute e il fabbisogno energetico e non solo, della gestante e del nascituro.
Anche dopo la nascita del bambino, se la mamma lo allatta, è fondamentale mantenere buone abitudini alimentari e nutrizione equilibrata non solo per la buona salute delle prime epoche della vita ,ma anche per l’età adulta e come prevenzione in generale.

La quantità alimentare dev’essere aumentata dopo il 3° mese di gravidanza,iniziando l’aumento ponderale dal quarto mese.

Nel primo trimestre l’aumento è circa un chilo solo, connesso all’aumento del volume del sangue e dell’utero.
Nel secondo trimestre è necessario un fabbisogno aggiuntivo di 300 Kcal al giorno, mentre nel terzo ne necessitano 400.

Se la donna ha peso pregravidico normale, l’aumento ponderale globale dovrà essere da 9 a 16 Kg.
Ma se la donna ha condizioni ponderali pregravidiche eccessive e in particolare obesità, è necessario ridurre l’incremento ponderale complessivo, a valori sotto gli 11 Kg, ma non più bassi di 5,9 Kg.

Per contro, la donna sottopeso deve avere un incremento ponderale totale da 12,5-18 Kg.
Quando la nutrizione è inadeguata, sia in fase prenatale che post natale, possono esserci conseguenze sullo sviluppo futuro del bambino, predisponendolo, anche in età adulta, a problematiche quali: obesità, ipertensione o diabete.

Quando sia ridotta o anomala, non consente adeguato aumento di peso del feto, che può nascere prima del termine, come prematuro.

In Olanda,durante l’occupazione nazista,con il blocco del settore economico, l’apporto calorico della popolazione si ridusse notevolmente, con conseguenze più severe sulle gravide e soprattutto su feti e neonati, che nell’età adulta ebbero vari disturbi: in particolare ipertensione e diabete.

La più grave conseguenza in età adulta, delle nascite con basso peso, fu la comparsa di ischemia cardiaca, con possibile decesso.
E’ consigliabile frazionare la dieta in 5 pasti, distribuiti durante la giornata, con 2 piccoli spuntini durante il mattino e il pomeriggio.
E’ consigliato il mangiare lentamente,per evitare ingestione d’aria con conseguente senso di gonfiore addominale.
Nell’alimentazione non bisogna trascurare i seguenti alimenti:
Proteine,utili per l’accrescimento del feto e in particolare carne, pesce, legumi e uova (solo due a settimana), necessarie per l’accrescimento del feto.

Sono preferibili le carni magre e bianche, tipo pollo, tacchino, coniglio, vitello, e i pesci tipo sogliola, nasello, trota, merluzzo, palombo, dentice, orata cucinati alla griglia, al cartoccio, al vapore o in umido.

Non vanno trascurati i carboidrati, in particolare pane, pasta, riso, orzo, patate, latte e derivati, formaggi e yogurt, preferibilmente a ridotto contenuto di grassi.

Ma bisogna evitare il consumo di grassi animali (burro e lardo) preferendo l’olio extravergine di oliva, i formaggi freschi, tipo mozzarella, ricotta o crescenza.
Usare molta frutta di stagione, in particolare mele, pere, banane, pesche, anguria, albicocche, uva, melone, fragole, kiwi.
Verdura cotta o cruda: insalata, piselli, patate, zucchine, carote, broccoli, pomodori, peperoni
Sale da cucina: limitare la quantità e usare il sale iodato.
Ridurre al minimo i consumi di zucchero, dolci, gelati, caffè e del the ed evitare le caramelle, le bevande zuccherate, cioccolato, cibi fritti, condimenti molto elaborati.

E bere l’acqua abbondantemente , almeno due litri, nel corso della giornata.

Luisa Costa
Consulenza medico scientifica gratuita del Prof. Giovanni Serra già primario ospedale di neonatologia dell’Ospedale Gaslini di Genova

2 Comments

  1. Per ottenere qualcosa di diverso è prima necessario essere una persona diversa. Qualunque ambito della nostra vita migliora quando noi miglioriamo, ma non prima. L’ordine è sempre questo. Per cui poniamoci come prima cosa queste domande: Sappiamo riconoscere la differenza tra nutrizione e alimentazione? Come e quando scegliamo la strada della salute e del benessere? Perché poi ce ne allontaniamo? Quanto controllo abbiamo su di essa? Se il percorso intrapreso cambia, come facciamo a mantenerci equilibrati e costanti? Sono domande importanti per raggiungere il benessere, sono domande difficili se non sappiamo darci una risposta, ma la risposta c’è è qui: http://www.benessereunico.com/report/

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