Allergie nei bambini

imagesW0S7O81PGenova – Un aspetto molto diffuso e poco piacevole è il constatare il grande numero di bambini allergici,che nell’arco degli ultimi vent’anni, nelle nazioni occidentali, è aumentato notevolmente ,unitamente ai sintomi di questa patologia,che possono comparire precocemente, anche nei primi mesi di vita.

In Italia, negli anni 90, la percentuale dei bambini con problemi di allergia era il 7%, mentre attualmente si è arrivati al 20%.
I vari tipi di allergie, malattie multifattoriali, sono generate da diverse cause combinate ( tipo ereditario e ambientale).
Questi fattori agiscono sul sistema immunitario modificandolo e provocando una risposta anomala a sostanze generalmente innocue.
L’incremento attuale dell’allergia è connesso sopratutto agli stili e alle condizioni di vita, in particolare da stress, fumo, inquinamento, alimentazione scorretta, eccessiva igiene personale, cambiamenti dei profili familiari.

Generalmente è una malattia cronica che necessita cure specifiche e continue.

Nel caso di un bambino nato da genitori allergici c’ è predisposizione precoce all’allergia.
Si può prevenire questo rischio e il suo sviluppo, già dai primi giorni di vita,favorendo le seguenti misure:
⁃ Allattamento al seno, per almeno sei mesi
⁃ Evitare il contatto del neonato al fumo e a situazioni di stress
⁃ Ridurre l’inquinamento ambientale
⁃ Arredare la camera da letto del bambino con mobili di forma regolare e superficie liscia, per favorire una pulizia corretta, giornaliera
⁃ Pulire tutti i giorni il pavimento e i mobili
⁃ In camera da letto tenere pochi giocattoli e libri, contenuti in librerie chiuse da vetri.

I figli di genitori non allergici hanno un minore rischio di allergia, ma possono manifestare i sintomi già dai primi mesi di vita.
E’difficile riconoscere le allergie,fino ai tre anni , perché i sintomi iniziali sono soprattutto il raffreddore e l’influenza.

In questi casi, per capire se il bambino è affetto da allergia è necessario valutare la durata e il tipo di raffreddore.

Generalmente il raffreddore dura 4-5 o 7 giorni, mentre la rinite allergica ha una durata maggiore di 10 giorni e si manifesta altre volte nel corso dell’anno con uno o più dei seguenti sintomi
-congiuntive iperemiche
-difficoltà respiratorie
-lacrimazione e prurito
– sensazioni di formicolio alle orecchie, alla bocca e alla gola
-eruzioni cutanee, a volte squamose, in varie sedi del corpo.

Dopo l’aver mangiato più volte un particolare cibo ,il bambino può manifestare gonfiore al viso, conati di vomito, orticaria, sternuti o colpi di tosse e dolori addominali.
Se i genitori sospettano che il bambino possa essere affetto da una condizione allergica ,devono consultare il Pediatra di famiglia o un Centro di allergologia pediatrica.

Per la diagnosi di allergia, il primo controllo consiste nelle prove cutanee (Prick Test), per valutare i potenziali allergeni, responsabili dei sintomi.
Altri controlli comprendono esami ematici per le IgE totali (Prist) e per le IgE specifiche (Rast).

Consulenza Medico Scientifica Gratuita del Prof. Giovanni Serra, già Primario Neonatologia Ospedale Gaslini di Genova

Luisa Costa

1 Comment

  1. Ciao a tutti. Ecco come ho sconfitto brufoli come eliminare, scaricando questo sistema olistico in poco tempo sono risucito a liberarmi da tutti i miei Cure contro Acne. Lo consiglio vivamente a tutti coloro che soffrono di Cure contro Acne!

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