IL RAFFREDDORE NEL BAMBINO

Genova – Il primo raffreddore in un bambino può verificarsi intorno ai 3 mesi, ma il bambino può esserne colpito prima ,se ha fratellini e sorelline raffreddati.

Il raffreddore è caratterizzato da una infezione, più frequentemente nelle alte vie respiratorie ed è causata da vari virus.
Ne sono coinvolti il naso, la gola e le vie respiratorie superiori.

I primi sintomi sono: bruciore alla gola, naso chiuso e starnuti. A volte,qualche brividino. Successivamente i bambini possono anche avere : mal di gola, tosse, mal di testa e qualche volta anche febbre lieve.

Dopo la comparsa dei sintomi, il raffreddore si trasmette nei primi 3-4 giorni.

Il naso chiuso, spesso gocciolante e con produzione di muco, è un tormento soprattutto per il piccolo ma soprattutto per il lattante.

Nell’arco dell’anno,specie durante l’inverno, con il freddo e gli sbalzi della temperatura, il bambino può avere frequenti ricadute, dovute a diversi virus.
Se frequenta l’asilo, giocando con altri suoi coetanei , si contagia facilmente.
Per il raffreddore,il contagio avviene come per l’influenza: prevalentemente per via aerea con il virus che si trasmette attraverso le goccioline di saliva.
Ma il virus può trasmettersi con le mani, spesso a contatto con il naso.

Quando il bambino è raffreddato bisogna fargli lavare frequentemente le mani e usare fazzoletti di carta “usa e getta” non scambiarsi spray o stick nasali,per non diffondere il virus. L’aiuto del bambino è importante.

Frequentemente il raffreddore guarisce spontaneamente nell’arco di una settimana ,ma con il naso chiuso, è efficace fare lavaggi nasali, più volte al giorno, soprattutto prima della poppata e della nanna.

I farmaci non sono in grado di guarire la malattia, ma il loro utilizzo può alleviare i sintomi fastidiosi, in particolare il dolore muscolare, il mal di testa e la febbre.

Possono essere utilizzati per i bambini il paracetamolo (Tachipirina, Efferalgan), che è un analgesico e antipiretico, o l’ibuprofene (Nureflex, Altalfebal), principio attivo appartenente alla famiglia degli antinfiammatori non steroidei.

Ovviamente, dopo la lettura del foglietto del farmaco o per maggiore sicurezza, chiedendo informazioni al farmacista o allo stesso medico.

Poichè il raffreddore è provocato da virus, non sono utili gli antibiotici, che normalmente eliminano i batteri.

Per alleviare il disagio provocato dal raffreddore occorre porre attenzione all’aria troppo secca e favorire la respirazione del bambino umidificando la stanza dove dorme e ponendo un cuscino sotto il materasso e la testa ,durante la notte.

L’alimentazione può essere compromessa dalla respirazione difficoltosa, causata da una ostruzione nasale rilevante. In questo caso si possono utilizzare le gocce nasali decongestionanti.

Questi prodotti contengono una sostanza simpatico -mimetica che, agendo sui vasi sanguigni della mucosa ,ne provoca la contrazione. Questa sostanza dei vasi sanguigni della mucosa nasale riduce la congestione e allevia (controllare) il fastidio del naso chiuso, consentendo il miglioramento del respiro.

Per la somministrazione nelle piccole narici del bambino si adattano le formulazioni in gocce.

E’ inoltre importante far bere molto il piccolo, soprattutto se ha febbre ,onde evitare la disidratazione.
Necessaria un’alimentazione equilibrata utilizzando frutta e verdura che apportano vitamine e sali minerali.

La vitamina C può essere fornita dall’ utilizzo di arance, mandarini, kiwi e limoni, e con la verdura, in particolare broccoli, cavoli, insalata verde, pomodori.
Luisa Costa

Consulenza Medico Scientifica Prof.Giovanni Serra, già Primario Neonatologia Ospedale Gaslini di Genova

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