
Genova – La pelle dei bambini necessita protezione al mare, in montagna e anche in città. E’ molto delicata rispetto agli adulti e si struttura soprattutto nei primi mesi e fino ai 3 anni.
Per la difesa della pelle un’importante fattore naturale è la melanina ma i bambini piccoli ne producono poco, perciò è necessario proteggere maggiormente la loro pelle. I bambini fino ai 6 anni non vanno esposti al sole e se passeggiano devono avere gli abiti, i capellini e gli occhiali da sole. Per i neonati, oltre al riparo dal sole, per il passeggino bisogna utilizzare una carrozzina con una tettoia e per i bambini più grandicelli una tettoia o un ombrellino in grado di ripararli dal sole.
Se i bambini, dai 6 mesi ai 3 anni, vengono portati alla spiaggia bisogna andare al mattino presto e al tramonto e non durante le ore più calde della giornata, in particolare dalle 10 alle 16. Se anche in questo periodo i bambini rimangono nella spiaggia, non devono essere esposti al sole e sotto l’ombrellone bisogna coprirli bene con un capellino ampio e leggero e una maglietta di cotone.
Se il sole diventa più pericoloso in presenza di luci riflesse, il riparo dai raggi non è completo pur essendo seduti sotto l’ombrellone; in questa condizione, oltre la copertura del corpo, occorre avere attenzione anche agli occhi.
Prima dell’esposizione al sole, i bambini più piccoli, ma non quelli meno di sei mesi, debbono essere protetti utilizzando una crema con il filtro solare adeguato. Se viene utilizzata la prima volta, prima di applicarla su tutto il corpo, conviene metterla con piccola quantità sulla parte interna del polso per evitare che il bambino vada incontro ad eventuali reazioni allergiche. Quella più utilizzata è la crema con 30 di fattore di protezione per tutto il corpo e va spalmata su tutta la pelle del bambino. L’utilizzo deve essere effettuato più volte al giorno se il bambino entra e esce spesso dall’acqua.
Durante l’esposizione al sole è molto utile che i bambini bevano molta acqua perché ripara gli effetti negativi del sole anche agli occhi e per aiutare l’idratazione della pelle e del corpo conviene mangiare frutta e verdura. Se il bambino mangia un pezzo di pizza e gioca a due metri dalla riva non può avere alcun rischio. Durante l’estate, per l’alimentazione, bisogna evitare cibi grassi e fritti (bomboloni, pizze e patatine).
Se il bambino assume farmaci bisogna avere un consiglio dal pediatra per il comportamento sull’esposizione al sole.
Luisa Costa
Con la consulenza gratuita del Prof. Giovanni Serra, già primario del Reparto di Neonatologia dell’Ospedale Gaslini di Genova
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