Pisa – Una corsa contro il tempo e un grande lavoro d’èquipe che ha fruttato la nascita di un bellissimo bambino e la salvezza della mamma.
E’ successo il 30 giugno scorso all’ospedale di Cisanello, nelle sale operatorie del Dipartimento Cardiotoracico, trasformatesi all’uopo in sala parto per consentire il doppio intervento, ossia far nascere il bambino in sicurezza e tutelare le condizioni generali di salute della madre, all’ottavo mese di gravidanza, gravemente compromesse per un problema cardiaco.
La paziente, 41 anni, era giunta in ospedale la notte precedente lamentando una improvvisa difficoltà respiratoria. Nel sospetto di una embolia polmonare era stata ricoverata nella Pneumologia 1, Centro di riferimento regionale per questa patologia, diretta dal Prof. Antonio Palla ma nelle ore successive, a causa del peggioramento del quadro respiratorio, era stata trasferita nella terapia intensiva cardiotoracica diretta dal dott. Fabio Guarracino che, vista l’instabilità del quadro clinico, chiedeva l’intervento urgente dei colleghi ginecologi per mettere in sicurezza il feto.
Iniziava così un eccezionale lavoro multidisciplinare: l’equipe chirurgica composta dal prof. Giuliano Giusti e dal dott. Vito Cela per la componente ginecologica e dallo stesso Guarracino e dalla dott.ssa Claudia Cariello per la componente anestesiologica procedeva all’intervento di taglio cesareo nelle sale operatorie adiacenti alla terapia intensiva.
Contemporaneamente un’ecocardiografia transesofagea eseguita dal dott. Guarracino evidenziava una trombosi massiva della valvola mitralica meccanica, di cui la signora era portatrice da quattro anni. Tale diagnosi rendeva necessario procedere a un intervento cardiochirurgico d’urgenza.
Quindi, una volta nato il bambino, in buone condizioni di salute, al fine di prevenire una grave emorragia postpartum da anticoagulanti necessari all’intervento al cuore, la paziente veniva trasportata al Dipartimento Immagini e sottoposta ad embolizzazione delle arterie uterine dal dott. Roberto Cioni, direttore della Sezione di Radiologia interventistica. Quindi veniva ritrasferita nella sala operatoria della cardiochirurgia ove l’equipe composta dai cardiochirurghi Maurizio Levantino e Giovanni Scioti e dalla cardioanestesista dott.ssa Claudia Cariello procedeva all’intervento di sostituzione della protesi valvolare mitralica.
Nei giorni successivi il decorso postoperatorio nella terapia intensiva cardiochirurgica è stato privo di complicanze, ed in quinta giornata postoperatoria la paziente è stata trasferita nella Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale S. Chiara, dove ha potuto abbracciare il neonato. Un lieto fine, nonostante la severità del quadro clinico, dovuto alle elevate professionalità presenti in Aoup, ma soprattutto alla loro capacità di fare squadra quando occorre l’apporto multidisciplinare
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