BAMBINI E NUTRIZIONE: NEGLI USA SALTARE IL PRANZO È LA NUOVA CATTIVA ABITUDINE. E IN ITALIA? tratto da Wellness Report Ottobre di Nestlé

Londra – Dall’analisi fatta dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), a partire dai risultati dello studio Kids Nutrition & Health Study (KNHS) di Nestlé, è emerso come saltare il pranzo una volta alla settimana sia un’abitudine comune tra il 13% dei bambini negli USA, percentuale che aumenta fino al 17% tra i 9 e i 13 anni. Ma non solo: lo studio ha riscontrato che il comportamento può persistere anche per tutta la settimana e ancora di più nei fine settimana. Kevin Mathias – autore principale dello studio e scienziato presso il Nestlé Research CenterI – ha spiegato che i risultati hanno permesso di mettere in evidenza come esista una correlazione tra il saltare il pranzo e un minore livello di nutrienti chiave nel sangue, come la vitamina D, il potassio, il magnesio e il sodio, essenziali per la crescita e lo sviluppo.

La ricerca KNHS di Nestlé, iniziata nel 2012, si basa su dieci anni di esauriente ricerca sulla nutrizione dei bambini e neonati del Feeding Infants and Toddlers Study (FITS). Questi studi, che forniscono una panoramica completa sullo stile alimentare dei bambini di età compresa tra 0 e 12 anni, danno informazioni importanti su schemi alimentari, livelli di assunzione di sostanze nutritive, fattori comportamentali, indicatori di peso. Entro la fine del 2016, KNHS di Nestlé e la ricerca FITS saranno estesi a dieci paesi tra cui Stati Uniti, Cina e Messico. L’obiettivo è quello di fornire un quadro chiaro per ogni Paese e allo stesso tempo una visione globale sulla nutrizione del neonato e del bambino.

Se è vero che il panorama globale evidenzia la persistenza di cattive abitudini nello stile alimentare dei bambini, è anche vero che secondo i dati dell’Osservatorio Nestlé – Fondazione ADI, le abitudini alimentari dei bambini in Italia sembrano presentare una situazione ancora sotto controllo quanto a frequenza: ben l’89% del campione analizzato dall’Osservatorio, fino ai 13 anni afferma di non saltare mai i pasti; e l’85%, fino ai 18 anni, dichiara di essere assiduo nella prima colazione. A preoccupare maggiormente gli esperti è però l’area legata alla convivialità a tavola: ragazzo su 5 utilizza il cellulare a tavola, in particolare le femmine, e solo 2 su 3 parlano con gli altri commensali. E, dato forse più allarmante, non solo il 73% dei ragazzi ma anche il 72% degli adulti guarda la TV durante i pasti.

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